Il movimento comunista internazionale nel 2019-20; La strategia di riduzione della povertà in Cina; Togliatti e il Komintern; A 200 anni dalla nascita di Engels; Produzione mercantile e socialismo; Critica della dottrina occidentale dei diritti umani; Il materialismo storico e la filosofia politica di Marx.
In tutti i paesi dell’Est Europa, che hanno vissuto la restaurazione liberista, la speranza di vita è crollata e il tasso di mortalità è salito alle stelle con 18 milioni di morti aggiuntive nei paesi ex socialisti, di cui 12 milioni in Russia, dove la speranza di vita maschile è crollata a soli 57 anni, ossia tre in meno dell’India.
Confronto fra la filosofia politica di Marx e di John Stuart Mil
di Giovanni BrunoUna lezione di Giovanni Bruno: la concezione materialistica e conflittuale della società presente nel Manifesto del Partito Comunista messa a confronto con la concezione evolutiva di John Stuart Mill.
Il regno di dio sulla terra quale realizzazione pratica della filosofia
di Renato CaputoHegel si trasforma ben presto dal vecchio – come lo avevano soprannominato i suoi compagni – in uno dei principali animatori di un circolo rivoluzionario; correva l’anno 1789 e a Parigi la Bastiglia, simbolo dell’Ancien Régime, crollava sotto i colpi del popolo insorgente.
Differenze pratiche e morali fra l’economia di mercato, orientata all’accumulazione di ricchezza fine a se stessa, e quella pianificata, in cui le scelte possono essere fatte prendendo in considerazione i bisogni da soddisfare prioritariamente. Naturalmente la scelta dei bisogni la fa la classe al potere.
Il Partito Comunista Italiano, Fronte Popolare, La Città Futura, nel rimarcare il proprio impegno per l’unità comunista entro un fronte della sinistra di classe, sottolineano il cambio di fase politica di assoluto rilievo rappresentato dall’affermazione del governo Draghi, espressione dei poteri forti, ossia delle élite finanziarie ed economiche, italiane ed europee, e la necessità di promuovere nei suoi confronti la più ampia ed unitaria opposizione possibile delle forze politiche, sindacali, sociali.
Le contraddizioni della scuola specchio della società
di Francesco CoriIl governo sta affrontando la pandemia in maniera ossequiosa verso i proprietari delle grandi fabbriche, a scapito delle condizioni del resto della società. La scuola è fra i settori più colpiti e in più deve subire scelte che tendono a circoscrivere la sua funzione alla riproduzione della forza-lavoro alienata. L’obiettivo unificante di insegnanti, studenti e lavoratori può essere la riduzione del numero di alunni per classe.
La dura realtà della lotta di classe non scompare ideologicamente, se chi è storicamente più debole la nega, perché questo non può che favorire il più forte, che potrà portare avanti la lotta di classe in modo unilaterale e indisturbato.
Di fronte alla crisi odierna cerchiamo di studiare l’attualità delle categorie e delle analisi del giovane Marx.
Come editoriale di questa settimana, vogliamo dare voce alla testimonianza di un giovane lavoratore sul grado di sfruttamento e sulle condizioni di lavoro disumane praticati nella filiera del più grande colosso mondiale delle vendite online.
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In quest’articolo analizziamo le possibili ripercussioni della creazione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione della pandemia da Covid-19 da parte del governo brasiliano e la possibile apertura di un impeachment contro Bolsonaro.
La conferenza stampa di Draghi: sobrietà grigio-padronal
di Giovanni BrunoSi chiariscono gli obiettivi del nuovo presidente del Consiglio: oltre a gestire l’emergenza sindemica (sanitaria e sociale), il “lavoro sporco” consiste nell’avviare profonde riforme “istituzionali” per rimuovere le residue resistenze a difesa delle tutele sociali costituzionalmente garantite
Pubblico è meglio? Ma di quale pubblico stiamo parlando?
di Federico GiustiPer superare la crisi del capitale in epoca pandemica sono stati congelati i parametri di Maastricht (ma non tutti) e si è aperta la discussione sul ruolo dello stato e dei settori pubblici.
Il nuovo primo ministro Phạm Minh Chính ha modificato la composizione del governo vietnamita, nominando dodici nuovi membri e due vicepremier.