Venerdì, 25 Marzo 2022 23:22

Una nuova guerra di civiltà

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La guerra per far entrare l’Ucraina nella più grande alleanza militare di tutti i tempi e per dare alle sue popolazioni russofone, dopo la controrivoluzione colorata, il diritto all’autodeterminazione, viene spacciata dai media come una nuova guerra di civiltà. Peccato che dalla parte dei “civilizzati” siano schierati i nazisti.

Oltre mille manifestanti hanno attraversato le aree limitrofe all’aeroporto civile e militare di Pisa per dire no alla guerra e alla militarizzazione dei territori.

Sin dall’inizio del conflitto, il governo vietnamita ha mantenuto una posizione neutrale sul conflitto in Ucraina, invitando le parti coinvolte a risolvere le dispute attraverso mezzi diplomatici.

Venerdì, 25 Marzo 2022 23:09

Le masse nei Quaderni del carcere

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Mentre il cattolicesimo mira a preservare un’unità esteriore con le masse, mirando a mantenerle all’interno di una visione folcloristica del mondo, impedendo il sorgere di una visione scientifica, il marxismo, al contrario, intende stabilire un contatto dinamico con esse volto a sollevare continuamente nuovi strati di massa a una vita culturale superiore, con il fine di costruire un blocco intellettuale-morale che renda politicamente possibile un progresso intellettuale di massa.

In questa nota sarà illustrato, in sintesi, quello che Engels chiama “uno dei principali meriti scientifici di Marx”: la formulazione della teoria dello sfruttamento del lavoro umano nel modo di produzione capitalistico.

La globalizzazione non ha affatto risolto, ma ha aggravato la questione sociale, con l’aumento della disoccupazione, l’incremento delle aree di povertà non solo nei paesi arretrati, ma anche in quelli maggiormente sviluppati, crescente individualismo e disgregazione sociale, che hanno portato a l’invecchiamento della popolazione, favorendo la diffusione delle droghe e, più in generale, del disagio sociale.

Il libro di Calemme ci offre un’interessante chiave di lettura dei manoscritti inediti di Marx sulle scienze tecnologiche. Distinguendosi da interpretazioni di alcuni marxisti, mette in evidenza il rapporto dialettico fra scienze naturali e scienze sociali, fra scienze tecnologiche e modo di produzione.

Come collettivo politico “La Città Futura” stiamo seguendo con notevole interesse, voglia di partecipazione e spirito di disponibilità ed apertura, il percorso che si è avviato con l’occupazione della fabbrica GKN e che ha visto già una serie di appuntamenti in tutta Italia, sino all’ultima manifestazione organizzata per il prossimo 26 Marzo.

Esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà al professor Angelo d'Orsi che negli ultimi giorni è stato fatto oggetto di infamanti nonché patetici commenti dal direttore de La Stampa Massimo Giannini che non perde occasione per mostrare quanto il giornalismo italiano sia ridotto ad uno stato di deplorevole servilismo in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo.

Alla luce del recente scoppio della guerra in Ucraina, si riflette su come sia cambiata la guerra nel corso del tempo, quali siano, invece, le sue costanti, quali le sue conseguenze e riguardo quale posizione si debba prendere rispetto ad essa.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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