Critiche e autocritiche a Storia e coscienza di classe
di Renato Caputo e Holly GolightlyStoria e coscienza di classe è responsabile della concezione della reificazione come condizione ontologica dell’uomo. L’errore fondamentale consiste nell’eccessivo hegelismo, che ha portato l’autore a identificare l’oggettivazione, essa sì condizione universale e ineliminabile dell’attività dell’uomo, con l’alienazione che ne è invece la forma storica, transeunte e specifica del modo di produzione capitalistico.
La prospettiva comunista è oggi rifiutata dai più perché considerata datata, utopista o distopica. Come mostreremo nel seguente articolo chi porta avanti tali critiche è in realtà sostenitore di una visione del mondo non solo più datata, ma anche certamente più utopista e per diversi aspetti più distopica di quella comunista.
Il giovane Hegel e la radicalizzazione della filosofia kantiana
di Renato CaputoIl giovane Hegel opere una radicalizzazione della filosofia kantiana, contrapponendo la concezione greca della moralità a quella cristiana
Vegetti, i platonismi e il principio primo della filosofia di Platone
di Renato CaputoIl Vietnam guida la transizione energetica nel sud-est asiatico
Giulio ChinappiGrazie a numerosi progetti ed alla cooperazione internazionale, il Vietnam è l’unico Paese del sud-est asiatico ad aver lanciato un serio programma di transizione energetica per uscire dalla dipendenza dal carbone con l'impiego delle energie rinnovabili.
Giulio Cesare Vanini: un precursore del materialismo e della laicità del pensiero (Parte II)
di Adriana BernardeschiIn questa seconda parte del nostro sguardo sul pensiero di Vanini, si descrivono le tecniche della dissimulazione, strumento fondamentale con cui veicola i suoi contenuti filosofici, che saranno esposti nella terza e ultima parte.
Taiwan: linee rosse e ambiguità strategica
Stefania Fusero – Friends of Socialist ChinaIl Dipartimento di Stato Usa ha cominciato i preparativi di una nuova fase dell’offensiva diplomatica contro la Cina sulla questione di Taiwan, e il 23 maggio scorso Biden si è persino spinto ad affermare che gli Usa sono pronti ad usare la forza per difendere militarmente Taiwan nel caso di un intervento di Pechino.
Le conseguenze della guerra e il ruolo della Polonia nel destino dell’Ucraina
di Alessandra CiattiniForse è giunto il momento di chiedersi quali saranno le conseguenze della guerra per la “sovranità” dell’Ucraina, soprattutto perché la Polonia si mostra straordinariamente desiderosa di espandersi.
La militarizzazione del territorio pisano livornese e le scelte energetiche di guerra
di RedazioneA pochi giorni dalla partecipata e colorata manifestazione a Coltano (circa 10 mila partecipanti) indetta dal comitato NO Base e dalla popolazione del Borgo abbiamo rivolto alcune domande al Comitato No Camp Darby sulla militarizzazione del territorio.
Il Vietnam persegue un’economia autosufficiente ma integrata a livello internazionale
Giulio ChinappiIl primo ministro Phạm Minh Chính ha ribadito le linee guida dello sviluppo socio-economico del Vietnam in occasione del vertice del governo del 4 giugno e del Forum Economico del Vietnam del 5 giugno.
Altro...
Lenin, in polemica con quelli che criticava come socialpacifisti – socialisti a parole ma pacifisti nei fatti – ricordava che l’unico modo per farla finita con le guerre, sempre più causate dall’imperialismo, è di trasformare la guerra (imperialista) fra nazioni in una guerra civile rivoluzionaria fra classi sociali.
Come mostra Gramsci, la filosofia della praxis, cioè il marxismo, ha dato prioritaria rispetto a un nuovo Rinascimento, ovvero alla formazione di una concezione del mondo per i propri intellettuali, a una novella riforma in grado di divenire senso comune in larghi strati delle masse popolari.
Giulio Cesare Vanini: un precursore del materialismo e della laicità del pensiero (Parte I)
di Adriana BernardeschiIn questa prima parte del nostro sguardo sul pensiero di Vanini, verrà inquadrata la categoria della dissimulazione, strumento fondamentale con cui il filosofo veicola i suoi contenuti materialisti, atei e irreligiosi.
Il filosofo in Platone assume il nome di dialettico (da dialeghesthai, discutere) in virtù della sua capacità di praticare l’arte del dialogo, mediante la quale convince l’uomo dell’opinione a volgersi alla verità. Tale ricerca della mediazione è incarnata da Socrate, il Socrate platonico più che il Socrate storico. Il dialogo platonico diviene la sede in cui si confrontano i problemi della teoria e della conoscenza con quelli della società e della vita morale dell’uomo.