Losurdo e l’opposizione di astratto e concreto in Hegel
di Renato Caputo e Holly GolightlyHegel, di fronte ai critici della rivoluzione come astrazione che rompe il naturale sviluppo, non si limita come Kant e Fichte a difendere il ruolo dell’astrazione teorica, ma ripensa in riferimento alla Rivoluzione francese e, più in generale, all’agire politico la dialettica che si instaura tra le categorie di astratto e concreto.
Nel mondo moderno, di fronte all’apparente irreversibile decadenza di ogni ideale, anche il più acceso ottimismo della volontà appariva contrastato da un profondo scetticismo della ragione, che sembrava negare a Brecht ogni compensazione estetica e rifiutare ogni ricomposizione delle contraddizioni del reale nell’orizzonte di senso della forma, per il carattere necessariamente soggettivo, volontaristico che questa operazione avrebbe comportato.
La parabola dell’economia politica – Parte XII: Marx, la crisi e le leggi di movimento del capitalismo
di Ascanio BernardeschiL’ultimo articolo su Marx riguarda la spiegazione della crisi economica e le leggi di movimento del modo di produzione capitalistico: concentrazione e centralizzazione dei capitali, finanziarizzazione, polarizzazione della ricchezza e impoverimento relativo dei lavoratori.
Giulio Cesare Vanini: un precursore del materialismo e della laicità del pensiero (Parte III)
di Adriana BernardeschiIn questa terza e ultima parte del nostro sguardo sul pensiero di Vanini, si entra nel merito dei contenuti filosofici che il filosofo mette in campo e la sua visione del mondo materialistica e irreligiosa.
Recensioni di classe ai libri di Mario Vegetti: Incontro con Aristotele. Quindici Lezioni; Libertà e democrazia. La lezione degli antichi e la sua attualità, Filosofia e sapere della città antica e “Un paradigma in cielo” – Platone politico da Aristotele al Novecento.
Nella Piombino dell’estate 1994, quattro ragazzi sono protagonisti delle loro avventure adolescenziali in un contesto dove emergono le angosce quotidiane della classe lavoratrice nell’Italia degli anni ’90.
Unità contro la guerra imperialista e contro la NATO
Coordinamento Nazionale Comunista contro la guerra e contro l'imperialismoLa Storia non è finita e il mondo va incontro a profondi cambiamenti. Gli USA e la NATO, loro strumento, hanno scelto il terreno della violenza per contrastare i processi in atto di uscita dall'unipolarismo e la crisi profonda del capitalismo. Per essere adeguati a queste nuove sfide occorre superare la frammentazione del movimento comunista e battersi contro le politiche imperialiste di guerra e per l'uscita dell'Italia dalla NATO e dall'Unione Europea.
La radice dell'inflazione e della nuova grave recessione che si annuncia sta nelle politiche imperialistiche. Occorre intrecciare le lotte contro l'imperialismo con il conflitto sociale. Per questo serve l'unità dei comunisti.
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Critiche e autocritiche a Storia e coscienza di classe
di Renato Caputo e Holly GolightlyStoria e coscienza di classe è responsabile della concezione della reificazione come condizione ontologica dell’uomo. L’errore fondamentale consiste nell’eccessivo hegelismo, che ha portato l’autore a identificare l’oggettivazione, essa sì condizione universale e ineliminabile dell’attività dell’uomo, con l’alienazione che ne è invece la forma storica, transeunte e specifica del modo di produzione capitalistico.
La prospettiva comunista è oggi rifiutata dai più perché considerata datata, utopista o distopica. Come mostreremo nel seguente articolo chi porta avanti tali critiche è in realtà sostenitore di una visione del mondo non solo più datata, ma anche certamente più utopista e per diversi aspetti più distopica di quella comunista.
Il giovane Hegel e la radicalizzazione della filosofia kantiana
di Renato CaputoIl giovane Hegel opere una radicalizzazione della filosofia kantiana, contrapponendo la concezione greca della moralità a quella cristiana