L’anniversario della rivoluzione (prima parte)

Proponiamo in streaming il documentario del regista sovietico Dziga Vertov sulla rivoluzione del febbraio 1917, quella che sfociò nell’abdicazione dello zar e nel passaggio dei poteri al governo borghese.


L’anniversario della rivoluzione (prima parte)

Titolo italiano L’anniversario della rivoluzione
Titolo originale Godovscina revoljucii
Paese Unione Sovietica
Anno 1919
Regista

Dziga Vertov

Colore Bianco e nero
Sonoro Muto
Lingua Russo
Sottotitoli Italiano
Durata 14’ 07’’
Qualità del filmato Mediocre

Il primo lungometraggio di Vertov, L’anniversario della Rivoluzione, consiste di materiale di repertorio messo insieme a partire da frammenti presi dai numeri di Kino-Nedelia, il che spiega perché molti si siano conservati solo in parte. Purtroppo lo stesso è accaduto a L’anniversario della Rivoluzione, il cui materiale fu così spesso riciclato in pellicole successive sull’argomento che pochissimo si è conservato intatto fino ai giorni nostri. La parte che presentiamo (il rullo 2 della pellicola originale) riguarda la rivoluzione del febbraio 1917, quella che sfociò nell’abdicazione dello zar e nel passaggio dei poteri ad un governo provvisorio più o meno liberale, poi rovesciato dai bolscevichi nell’ottobre. Gli storici del cinema ricorderanno che il capo del governo, Aleksandr Kerensky, era stato impersonato da un sosia nel film di Sergei Eisenstein Ottobre, del 1928. Qui abbiamo la possibilità di vedere quale fosse il vero aspetto di Kerensky (la somiglianza è notevole, dobbiamo ammetterlo, compreso l’atteggiamento da pavone)

Buona visione!

20/08/2017 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Dziga Vertov

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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