Nimona di Nick Bruno, Troy Quane, avventura, commedia, bambini, Usa 2023, disponibile su Netflix, miglior film di animazione a premi Oscar e Critics Choice Award, voto: 8,5. Eccellente film per bambini, godibilissimo anche per gli adulti, critica in modo estremamente efficace il conformismo e l’ideologia dominate. Il film è molto piacevole per adulti e bambini, bello e con un contenuto sostanziale che lascia al quanto su cui riflettere allo spettatore. Avrebbe meritato molto di più il premio oscar rispetto al reazionario Il ragazzo e l’airone.
Quarto potere di Orson Welles, drammatico, Usa 1941, edizione restaurata, disponibile su Prime, miglior sceneggiatura originale a Herman J. Mankiewicz, Orson Welles e nomination a tutti i premi più importanti a Oscar 1942, voto: 8,5. Capolavoro assoluto di un giovanissimo Orson Welles al suo debutto cinematografico. Film bellissimo, magistralmente realizzato, ancora oggi godibilissimo e che lascia moltissimo su cui riflettere allo spettatore sugli Stati Uniti e il controllo dell’informazione da parte del grande capitale. Unico limite di questo film, che andrebbe assolutamente visto su grande schermo, è che manca un personaggio positivo in qualche modo da contrapporre ai tanti tipi sociali negativi perfettamente presentati e analizzati.
Un altro ferragosto di Paolo Virzì con Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, commedia, Italia 2024, voto: 7,5. Il registro di film che riesce meglio a Virzì: delle mordaci commedie in cui fa una divertente e significativa satira sociale, mettendo in evidenza la vera natura della destra e tutte le contraddizioni della sinistra. Il tono del film è popolare-nazionale e dimostra una avanzata connessione sentimentale con il proprio popolo che manca del tutto ai critici radical chic e biecamente postmoderni che hanno stroncato stoltamente questo film, mentre esaltano prodotti irrazionali e reazionari. È veramente una vergogna che l’unico quotidiano del nostro paese che si definisce comunista abbia dei “critici” cinematografici completamente egemonizzati e proni alla peggiore ideologia dominante fra gli intellettuali tradizionali: il postmoderno.
The Diplomat di Liza Johnson, Simon Cellan Jones, serie drammatica, thriller, Usa 2023. La serie, in dieci episodi, ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes (fra cui miglior serie televisiva drammatica), 1 candidatura agli Emmy Awards, 3 candidature a Critics Choice Award (fra cui miglior serie televisiva drammatica), 1 candidatura a SAG Awards, disponibile su Netflix, voto: 7,5. Serie piacevole, ben fatta e – incredibilmente per un prodotto audiovisivo statunitense che si occupa di politica estera – con posizioni progressiste. Molto realistica ed efficace la critica dei presidenti britannico e statunitense. Significativa anche la denuncia dei rischi di una guerra mondiale e atomica.
Still - La Storia di Michael J. Fox di Davis Guggenheim, documentario, biografico, Usa 2023. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, il film è stato premiato a National Board, 1 candidatura a Directors Guild, disponibile su Apple Tv+, voto: 7+. Bel documentario anche piacevole e con un messaggio valido e interessante, insegna a fronteggiare con lo spirito giusto le disgrazie della vita.
Love and Death regia di Lesli Linka Glatter. Una serie in sette episodi, genere drammatico, biografico, Usa 2022, disponibile sulla piattaforma TIMvision, nomination miglior attrice miniserie o film tv a Elizabeth Olsen, voto: 7. Serie interessante e abbastanza godibile, a tratti bella, che mediante un evento di cronaca nera e giudiziaria, narrato in modo abbastanza realistico, fa emergere l’assurda visione del mondo biecamente reazionaria ancora dominante nel sud degli Stati uniti, per cui anche il delitto più macabro non viene in nessun modo sanzionato in nome di una presunta legittima difesa, che naturalmente vale solo per gli esponenti della classe dominante. Peccato che sullo stesso tema è stata distribuita precedentemente in Italia una serie presumibilmente più significativa.
Flora and Son di John Carney, drammatico, musicale, Usa, Irlanda 2023, disponibile su Apple tv+. Il film è stato premiato a National Board fra i migliori film indipendenti, voto: 7. Film ambientato nel proletariato e abbastanza realistico, peccato che non vada molto al di là di problematiche legate alla famiglia e indaga poco le questioni economiche, sociali e politiche.
Un mondo a parte di Riccardo Milani, con Antonio Albanese, Virginia Raffaele, commedia, Italia 2024, vote 6,5. Difronte a un ministro dell’istruzione che soffia sul fuoco del razzismo, mistificando completamente la realtà, il film mostra chiaramente come la scuola e, più in generale, il paese, causa la denatalità, senza immigrati semplicemente chiude e va in rovina. Certo il film è buonista, ma con il cinismo da cretino al governo, male non fa.
Drive-Away Dolls di Ethan Coen, azione, commedia, thriller, Usa 2024, voto: 6+. Film fatto alla maniera, ormai stanca e un po’ scontata, dei fratelli Coen. Anche il tema dell’omosessualità ostentata finisce con l’apparire inevitabilmente ripetitivo.
La meravigliosa storia di Henry Sugar di Wes Anderson, commedia, Usa 2023, disponibile su Netflix, voto: 6. Vincitore dell’Oscar come miglior cortometraggio, essendo un genere di formato poco commercilizzabile, gli autori sono più liberi e divengono postmoderni. Anderson sicuramente è un regista capace, ma ideologicamente è irrazionalista e, di conseguenza, più o meno consapevolmente reazionario.
Quiz Lady di Jessica Yu, commedia, Usa 2023, disponibile su Disney+, miglior film tv a Critics Choice Award 2024, voto: 6-. Classica commediola ben confezionata statunitense, prodotto di media qualità dell’industria culturale, affronta una questione troppo poco sostanziale per attirare l’attenzione e rischia, così, di divenire soporifera.
1883 di Ben Richardson, Christina Alexandra Voros, Taylor Sheridan, western, drammatico, Usa 2021, in dieci episodi, disponibile su apple tv+, miglior attore miniserie o film tv a Sam Elliott a SAG - Screen Actors Guild Awards 2023, voto 4,5. Serie solo apparentemente storica, piuttosto noiosa, poco realistica e a tratti inverosimile, piena di pregiudizi di fatto razzisti verso gli emigrati europei.
Bottoms di Emma Seligman, commedia, Usa 2023, disponibile su Prime. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award (miglior film brillante), 2 candidature a Spirit Awards, voto: 4+. Commediola sboccata piuttosto infantile e banale.
Scrapper di Charlotte Regan, drammatico, Gran Bretagna 2023. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, 14 candidature e vinto un premio ai British Independent, il film è stato premiato a National Board, il film è stato premiato a Sundance, voto 4. Come al solito i film indipendenti non dovendo confrontarsi con un pubblico di massa e non avendo una visione del mondo autonoma dalla concezione dominante, la riproducono nel modo caro agli intellettuali tradizionali, cioè mediante l’irrazionalismo postmoderno. Perciò il film, che rinuncia a qualsiasi connessione sentimentale con il proprio pubblico, risulta ben presto insostenibile.
Blackberry di Matt Johnson, commedia, Canada 2023. Il film è stato premiato a National Board, ha ottenuto 1 candidatura a Spirit Awards, voto: 4-. Il contenuto del film è di scarso interesse e anche la forma irrazionalista lo rende pesante e nemmeno piacevole.
Flamin’ Hot di Eva Longoria, biografico, Usa 2023, nomination miglior canzone a “The Fire Inside” ai premi Oscar, disponibile su Disney, voto: 3,5. Film dal contenuto e dalla forma più che mediocri.
Cerrar Los ojos di Victor Erice, drammatico, Spagna 2023. Il film ha ottenuto 11 candidature a Goya (tutti i principali), il film è stato premiato a Cahiers du Cinéma (top 10), voto: 3+. Film insulsamente postmoderno, da intellettuale cinefilo snob e privo di qualsiasi connessione sentimentale con il suo popolo. Può piacere solo a critici cinematografici cinefili senza arte né parte.
All Dirt Roads Taste of Salt di Raven Jackson, drammatico, Usa 2023, il film è stato premiato a National Board (migliori film indipendente), ha ottenuto 2 candidature a Spirit Awards (miglior film d’esordio), voto: 3. Film postmoderno assolutamente insostenibile, non ha nulla di significativo da comunicare e si esprime in modo irrazionalistico e, di fatto, reazionario.
Fela – Il mio dio vivente di Daniele Vicari, documentario, Italia 2023, nomination miglior documentario David Donatello 2024, voto: 3-. Film utile solo per due motivi: non fidarsi mai degli ex-comunisti e tanto meno dare credito ai “critici” de “Il manifesto”, che presentano un film del tutto insostenibile come un capolavoro. Anche la presentazione di un documentario su Fela Kuti è del tutto ingannevole in quanto si tratta di un documentario su un italiano che ha cercato invano di fare un documentario sul musicista africano.
20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov, documentario, Ucraina 2023, ha vinto un premio ai Premi Oscar (miglior documentario), il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai BAFTA, il film è stato premiato a National Board, il film è stato premiato a Sundance, 1 candidatura a Directors Guild, voto: 2,5. Al solito, i presunti documentari premiati nei festival internazionali, in realtà controllati dall’imperialismo statunitense, sono pure fake news e documentano esclusivamente come si manipola la realtà per sostenere la quarta guerra mondiale, indispensabile per la sopravvivenza di un capitalismo giunto allo stato putrescente. Il trucco è semplicissimo, far vedere gli effetti negativi sulla guerra sulla popolazione civile, ma facendo apparire gli aggrediti come aggressori e mistificare completamente da che parte sta la popolazione russofona civile “ucraina”.