Cultura

L’ultima opera di David Fincher (autore di “Seven”, “Fight Club”, “Zodiac”) non è particolarmente originale, ma getta una luce inquietante su una società statunitense dominata dalla televisione che si occupa anche dei dettagli della vita privata dei suoi cittadini. Gli Usa dopo aver sconfitto l’Urss si sono arresi al “luogocomunismo”.

Il merito? Una variabile derivata. La meritocrazia? La negazione del merito.Nel pamphlet di Carmelo Albanese “Il feticcio della meritocrazia” tutti i paradossi dell’ideologia meritocratica. L’autore, in modo logico-formale, ne dimostra l’inconsistenza, paragonando la meritocrazia a una religione.

Stella Jean, designer trentenne, romana con madre haitiana, col suo lavoro comunica la contro-colonizzazione: “la moda è il mio più autentico mezzo di comunicazione attraverso il quale esprimere e risolvere il senso di inadeguatezza che mi ha accompagnato nei primi anni della mia vita”. 

I migliori 20 film usciti nella sale italiane nel 2014

di Rosalinda Renda e Renato Caputo

Finisce l’anno e le classifiche, si sa, impazzano. In mezzo a bilanci di ogni tipo, proviamo a fare quello dei migliori film. Immediatamente ci accorgiamo che il 2014 anche per i cinefili non è stato un granché: la crisi oltre ad essere economica è, del resto, anche culturale. A parte alcune eccezioni, anche i grandi registi non hanno brillato e, forse non a caso, alcune delle cose più interessanti sono state realizzate al di fuori del mondo occidentale (Snowpiercer e Si alza il vento).

Spunta una nuova pista sul perché sia morto con la testa mozzata: si indaga anche sul suo doppelganger.

Critica alla lettura di Paolo Pecere pubblicata su L’Internazionale

MUna brutta storia dimenticata, ma importante, in cui spicca il nome di Macaluso. “Nulla capiremo della mafia, finché non metteremo in luce gli aspetti di questa vicenda” (L. Sciascia)

Prima Puntata.
Forse non si è trattato di un incidente.

La Sony ha ritirato dalle sale la mediocre pellicola su un attentato ordito dalla CIA ai danni del leader nordcoreano, dopo aver subito un pesante attacco e minacce di attentati da parte di misteriosi hacker. Obama e l'FBI hanno messo Pyongyang sul banco degli imputati, ma molti esperti informatici hanno dubbi su questa pista. 

Jimmy’s Hall, ultimo e applauditissimo film di Ken Loach al Festival di Cannes, ora in programmazione nelle sale italiane, è ispirato a una storia vera, quella di James Gralton, attivista comunista irlandese della contea di Leitrim nell’Irlanda del nord. Il film è ambientato nell’Irlanda rurale degli anni Trenta, dove Jimmy ritorna dagli Stati uniti, lì costretto ad emigrare per evitare l’arresto negli anni della guerra civile.  

La donna e la resistenza: è questo il tema unificante della vicenda, solo apparentemente lontana, di una donna sapiente e libera, martire della intolleranza e dell’oscurantismo religioso, che un Comitato propone ora di celebrare intitolandole una piazza a Roma.  

Saranno le 18 a Las Vegas quando il pugile livornese Lenny Bottai salirà sul ring per provare a  conquistarsi la soddisfazione di raggiungere la finale del titolo mondiale IBF, sottraendola ad un avversario temibile, Jermall Charlo, 24enne, con un attivo di 19 vittorie di cui 15 per ko. Lenny, “il campione del popolo”, prova l’assalto al cielo

 

Nasce un Comitato promotore per una migliore conoscenza e per la riabilitazione di Ernesto Buonaiuti nella Chiesa e nella società. Di seguito l'appello e le firme.

Fettuccine radicchio e gorgonzola

Nell’Italia odierna un personalismo mediatico, privo di pensiero e di progetto lungimirante, dilaga tra le forze politiche di governo e di opposizione, negando o ignorando la tradizione comunista. Noi, invece, dobbiamo ricercare se quella tradizione italiana del Novecento non debba essere integrata in un’epoca di globalizzazione dissennata e disumana.

La storia del segretario del Pci e i temi cardine della politica berlingueriana nel libro di Guido Liguori. L’uomo e il politico che ha contribuito alla costruzione del Partito Comunista Italiano negli anni Settanta e Ottanta. Da funzionario togliattiano alla segreteria di Luigi Longo.

La democrazia non è il vertice insuperabile nell’evoluzione della convivenza politica umana, come aveva sostenuto – pensando anzitutto alla sua versione liberale – Francis Fukuyama. E non è nemmeno quella cosa retorica che prendiamo a pretesto o che usiamo come scudo ideologico quando facciamo le guerre in giro per il mondo per esportare la nostra civiltà.

PERLA CRITICA, Dell’economia politica secondo Marx (curato da G.Pala) - Edizioni La Città del Sole, 2014.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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