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Cercasi opposizione radicale
Ci vuole un fronte unito in grado di riunire le forze indispensabili a rovesciare un governo reazionario, sviluppando al contempo la massima autonomia culturale, politica e organizzativa dei comunisti. A tale scopo ci vorrebbe una frazione in cui riunire le forze comuniste per consentirgli di portare avanti nel modo più incisivo la lotta per l’egemonia all’interno di un fronte necessariamente così ampio da costringere i reazionari al governo a dimettersi.
Perché l’opposizione latita?
Incredibilmente il governo più sfacciatamente reazionario della storia della Repubblica non sta incontrando nessuna significativa resistenza di massa. I ceti sociali subalterni, che in teoria avrebbero dovuto insorgere contro un governo così orientato a destra, appaiono anestetizzati. Neanche le lotte economiche per recuperare il potere d’acquisto dei salari sono in atto. Naturalmente il problema non sono i subalterni, ma i loro intellettuali, i loro dirigenti.
Ricominciamo da tre
I comunisti per tornare all’avanguardia dovrebbero agire per: costruire un partito di sinistra che rappresenti i subalterni; costruire un’ampia opposizione di massa al governo più di destra dai tempi del fascismo; assumere una netta posizione contro la partecipazione italiana alla guerra mediante invio di armi ed embargo.
La resistibile ascesa degli eredi del fascismo
Elezioni politiche 2022. Ci potrà essere una reale #sinistra nel nostro paese solo se sarà in grado di guidare l’opposizione popolare al prossimo governo capitanato dai postfascisti.
Verso una terza Repubblica?
Il programma della P2 ha avuto la strada spianata e si è progressivamente affermato via via che l’ideologia neoliberista, o meglio ordoliberista conquistava – l’una dopo l’altra – le casematte essenziali per avere l’egemonia sulla società civile.
Dove rischia di portarci il governo Draghi
Il nuovo governo nasce attraverso un ulteriore scardinamento dello spirito democratico della Costituzione, in continuità con la deriva bonapartista e il commissariamento delle politiche economiche da parte dei poteri forti al fine di implementare, con una nuova controriforma dell’istruzione, la precarizzazione del lavoro.