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Controtendenze alla caduta del tasso di profitto
Il non omogeneo sviluppo del modo di produzione capitalistico non è imputabile a cause contingenti, ma all’inconciliabile conflittualità insita nella #molteplicità dei suoi centri decisionali
Alle origini della legge della caduta tendenziale del tasso di profitto
Marx ritiene che, data la grande importanza che ha per la produzione capitalistica la legge della caduta tendenziale del saggio del profitto, si può dire che quest’ultima “costituisca il mistero a svelare il quale tutta l’economia politica si è adoperata dal tempo di Adam Smith” [1].
Orario, ritmi di lavoro e salario
Perché bisogna battersi per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario piuttosto che per la riduzione delle tasse sul lavoro, il salario minimo, il reddito di cittadinanza e/o di esistenza?
La parabola dell’economia politica – Parte X: Marx, la trasformazione del plusvalore in profitto, interesse e rendita
I capitalisti commisurano il plusvalore estratto non al solo capitale variabile, ma a tutto il capitale: in tal modo il plusvalore si trasforma in profitto. Avvicinandoci alla complessità del reale e alla concorrenza fra diversi capitali si vede che il plusvalore viene ripartito fra i capitalisti di tutti i comparti, produttivi e improduttivi, in ragione all’incirca proporzionale al capitale anticipato. I prezzi che ne scaturiscono differiscono dai valori, ma è la legge del valore a determinarli con le opportune mediazioni.
La parabola dell’economia politica dalla scienza all’ideologia – Parte VIII: Marx e il plusvalore
L’unica fonte del valore è il lavoro. L’unica fonte del profitto è il pluslavoro, cioè lavoro non pagato. I mezzi di produzione non creano valore ma trasferiscono il proprio nel prodotto. Il plusvalore può essere aumentato o prolungando l’orario di lavoro a parità di salario o aumentando la produttività del lavoro.
La teoria dello sfruttamento del lavoro umano: dall’utopia alla scienza
In questa nota sarà illustrato, in sintesi, quello che Engels chiama “uno dei principali meriti scientifici di Marx”: la formulazione della teoria dello sfruttamento del lavoro umano nel modo di produzione capitalistico.
I danni della flessibilità
Tutto il lavoro vivo è disarticolato proprio in funzione di una sua ricomposizione capace di massimizzarne la tensione, per consentire al capitale di fruire di tutto il tempo dei lavoratori come tempo di lavoro e di pluslavoro effettivo.
Il paradosso del robot. Confutazione di una confutazione
Contrariamente a quanto affermato da “confutatori” che non hanno compreso la teoria di Marx, con l’introduzione dei robot si riduce il lavoro necessario e con ciò il valore delle merci. I limiti del progresso tecnologico nel modo di produzione capitalistico.
Marx, la critica dell’economia politica (II videolezione – La produzione del capitale)
Seconda lezione del ciclo sulla critica marxiana dell’economia politica tenuto da Ascanio Bernardeschi per UniGramsci, sezione di Pisa. In questa lezione si tratta il processo di produzione del capitale, argomento del Libro I del Capitale.
Un dibattito produttivo?
Se si condivide l’idea che la categoria di lavoro produttivo, come definito da Marx, ha finalità diverse da quella di delimitare la classe sfruttata che si contrappone al capitale, qual è il vantaggio di allontanarci da quella categorizzazione?