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Mercoledì 7 agosto la Camera ha approvato in via definitiva il decreto carceri, voluto dal Governo di destra per affrontare i gravi problemi che affliggono i penitenziari italiani, senza però risolverli.

Alcune considerazioni sull’utilità e legittimità dell’ergastolo, anche dopo i recenti fatti di cronaca che parlano di suicidi, violenze, sopraffazioni dietro le sbarre, perché la vita in carcere non sia una vita a perdere, ma un vero percorso rieducativo per il reinserimento sociale del condannato.

È arrivato da pochi giorni in aula alla Camera un disegno di legge che aumenta il numero di giorni di liberazione anticipata per ogni semestre di pena scontata dai detenuti. Può essere una soluzione al sovrafollamento delle carceri?

Ormai è noto il problema del sovraffollamento delle carceri italiane, con oltre 60mila persone detenute in istituti che ne potrebbero ospitare 50mila. Le pene sostitutive e l’indulto condizionato potrebbero allora essere delle soluzioni immediate per risolvere tale piaga.

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Venerdì, 26 Gennaio 2024 23:00

Liberiamo Ilaria Salis

Due presidi in solidarietà a Ilaria Salis Lunedì 29 gennaio alle ore 17,30 in Piazza Missori a Milano e in via Malpighi a Roma

Venerdì, 30 Dicembre 2022 19:18

Evasione di sette giovani. La deriva securitaria.

Il sistema carcerario opera come un’istituzione esclusivamente repressiva che viola i diritti umani e il principio costituzionale secondo cui le pene devono essere finalizzate alla rieducazione. I carceri per minori e giovani dovrebbero a maggior ragione seguire l’obiettivo della rieducazione e dell’inserimento lavorativo.

Le rivolte nelle carceri sono dovute al sovraffollamento e alle condizioni disumane dei carcerati. Le pene devono essere orientate alla rieducazione dei condannati e servono misure alternative alla detenzione e un indulto.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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