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Alcune riflessioni sull’imperialismo dei nostri giorni
In questo articolo gli autori completano le risposte alle domande, fatte da Renato Caputo, in due videointerviste, disponibili nel canale youtube de La Città Futura. In particolare, sotto la forma di risposta alle domande dell’intervistatore, chiariscono, in modo più completo, la loro concezione di imperialismo.
La concezione marxista del salario
il capitale non vive soltanto del lavoro, signore a un tempo barbaro e grandioso, esso trascina con sé nell’abisso i cadaveri dei suoi schiavi, intere ecatombi di operai che periscono nelle crisi.
Attualità e realismo della disamina leniniana dell’imperialismo
Il fatto che la terra sia già spartita costringe, quando è in corso una nuova spartizione, ad allungare le mani sui paesi di qualsiasi genere, e, in secondo luogo, per l’imperialismo è caratteristica la gara di alcune grandi potenze in lotta per l’egemonia, cioè per la conquista di terre, diretta non tanto al proprio beneficio quanto a indebolire l’avversario e a minare la sua egemonia.
L’ipocrisia dell’imperialismo democratico
L’ipocrisia che è alla base tanto dell’imperialismo democratico, malattia senile della sinistra, quanto dell’aristocrazia operaia, il più grande ostacolo alla Rivoluzione in occidente.
Il socialimperialismo e l’aristocrazia operaia
Il conflitto capitale-forza lavoro
La contraddizione e il conflitto fra capitale e forza-lavoro è destinato a rimanere centrale sino a che dominerà il capitalismo.