Questione sociale e questione nazionale nel quadro dei mutamenti internazionali
di Francesco CoriLe classi dirigenti a livello mondiale scaricano la loro crisi sulle spalle dei popoli del Terzo mondo e delle classi popolari dei Paesi a capitalismo avanzato. In Italia in particolare l’analisi delle cause della frammentazione sindacale e politica della classe lavoratrice potrebbe aprire potenzialmente scenari inediti.
Non solo le idee nazionali sono anche il frutto del cosmopolitismo illuminista della rivoluzione francese, ma in Hegel, a differenza di pensatori più conservatori, non vi è tendenzialmente opposizione tra mito greco e lotta per l’unificazione nazionale dei principati tedeschi, come del resto tra universalità razionale e interesse storico-positivo.
C'è bisogno della lista per la pace promossa da Santoro e La Valle?
Angelo Caputo e Leila CienfuegosFin troppe micce si sono accese che potrebbero divampare nella terza guerra mondiale. L'emersione di una “lista per la pace” in un momento storico come questo è un segnale importante per dare voce a quella maggioranza della popolazione italiana che non vuole l’invio delle armi destinate ai paesi belligeranti.
Ben due enormi manifestazioni si sono svolte nella Capitale lanciate dalla Cgil per opporsi al governo più reazionario della Storia della Repubblica italiana. L’unica opposizione reale e dunque di massa è il sindacato più grande della nazione e la mancanza di una sponda politica potrebbe, come un film già visto, rafforzare il nefasto Partito Democratico. Ci ritrovate allo sciopero generale di CGIL e UIL di novembre contro la manovra del governo.
Proseguiamo nella recensione analitica del libro: Inchiesta su Gramsci, a cura di Angelo d’Orsi, Accademia Univerity Press, Torino 2014. La presente recensione si può leggere anche autonomamente, in quanto si riportano in maniera sintetica gli aspetti più salienti delle risposte di altri significativi studiosi di Gramsci sulle questioni poste dagli ideatori del volume.
In tutto il territorio italiano si sono svolte le prime manifestazioni in solidarietà con il popolo palestinese dopo i primi bombardamenti
Videolezione: La filosofia araba e la ripresa dei commerci
di Renato CaputoProseguiamo con la pubblicazione del videocorso: “Controstoria della filosofia e della storia in una prospettiva marxista”, quarto ciclo – tenuto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci – con il video del sesto incontro: La filosofia araba e la ripresa dei commerci.
Il Centro Studi Nazionale “Domenico Losurdo”, con la collaborazione delle riviste “La Città Futura” e “Cumpanis” e del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali/CIVG Italia, organizza un convegno on-line sulle dinamiche in corso nell’Europa orientale.
1973-2023 Conferenza di Rodrigo Rivas nel cinquantennale del golpe di Pinochet
Emiliano BarsottiL'intellettuale di origine cilena, che più volte ha tenuto lezioni all'Istituto Tecnico Pacinotti di Pisa, ricorda in questa conferenza il cinquantennale del Golpe che stravolse la sua vita e cambiò la storia del suo Paese.
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Palestina. La resistenza armata è legittima contro l'occupazione straniera
di Ascanio BernardeschiNon ci uniamo al coro di condanna unilaterale di Hamas che non indica anche le responsabilità di Israele e dell'Occidente. Siamo con la resistenza palestinese che da 75 anni cerca di liberarsi dall'occupazione israeliana e rivendica il diritto a un suo Stato con capitale Gerusalemme Est, come deciso dall'ONU.
Perché innocenti soldati, in primis ucraini, delle classi subalterne vengono mandati allo sbaraglio a morire contro alle trincee fortificate russe per sperimentare e consumare le armi vendute per i profitti degli imperialisti occidentali e fatte pagare ai proletari degli stessi paesi, in primo luogo attraverso l’inflazione.
Per la pace no alle torsioni elettoralistiche
Adriana Bernardeschi, Ascanio Bernardeschi, Alessandra Ciattini e Federico GiustiL’appello di Michele Santoro per una lista elettorale alle prossime elezioni europee rischia di essere l’ennesimo tentativo di assemblare pezzi di sinistra dispersa sulla base di una piattaforma vaga, quando invece ci sarebbe bisogno di costruire una piattaforma chiaramente antimperialista che si opponga alla strategia della NATO.