The 9 Secrets, ispirato a Il manoscritto ritrovato ad Accra di Coelho, con il supporto video di Schlöndorff, è spettacolo indubbiamente godibile dal punto di vista estetico. Il grande mestiere e le indubbie capacità tecniche dell’artista si confrontano con un materiale tanto suggestivo quanto povero di contenuti sostanziali, storico-sociali. In tal modo l’opera lascia allo spettatore troppo poco da pensare per essere annoverata a pieno titolo fra le opere della bella arte. Resta un divertissement raffinato e ben confezionato

In viaggio attraverso la Sardegna più selvaggia, violenta e affascinante: la zona del Sulcis-Iglesiente, un'area meravigliosa, il cui territorio è profondamente solcato e la memoria segnata dalla sua millenaria tradizione mineraria. Con le sue storie di miseria, disperazione e lotta.
Domenica, 02 Agosto 2015 18:14

In ricordo di Friedrich Engels

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La vita e l’opera del grande filosofo che affiancò Karl Marx nello straordinario cammino che portò alla nascita del materialismo storico-dialettico ed all’affermazione del socialismo scientifico nel movimento operaio internazionale. Tra Engels e Marx non intercorse soltanto un sodalizio intellettuale ma anche una profonda amicizia. L’ode funebre pronunciata da Engels ai funerali di Marx rappresenta una formidabile sintesi di questo rapporto.
Dopo la terribile strage di Suruc da parte dell'Isis, la Turchia di Erdogan ha cambiato strategia: con la scusa della guerra al terrorismo dello Stato islamico, le forze armate di Ankara, con il consenso degli Usa, attaccano i combattenti del Pkk nel nord dell'Iraq e anche quelli delle YPG in Siria. Nel frattempo l'Akp di Erdogan conduce anche un'offensiva poliziesca che ha prodotto centiniaia di arresti di persone vicine al fanatismo islamista, ma anche tanti militanti della Sinistra turca e curda. Ora più che mai, la Rivoluzione nella Rojava e la causa della pace e della democrazia hanno bisogno della solidarietà internazionale.
Un excursus nell’economia e nella società dei cinque paesi in via di sviluppo per ragionare sulle loro prospettive.

La crisi economica attuale è una crisi mondiale che nel contesto dell’Eurozona si è cronicizzata e amplificata, a causa sia della vulnerabilità che gli squilibri interni di quest’area avevano prodotto a danno dei paesi periferici, sia a causa delle politiche economiche successivamente attuate, completamente inadeguate per contrastare la crisi ma in gran parte coerenti con i vincoli e gli indirizzi politici incorporati nei trattati e fatti propri dalle istituzioni dell’UE. L’attualissima questione relativa alla compatibilità tra: da un lato la configurazione dell’Eurozona e (più in generale) dei trattati dell’UE, e dall’altro un modello sociale basato sui valori dello sviluppo e dell’occupazione come il nostro modello costituzionale, diviene così centrale per comprendere e orientare gli imminenti e incerti sviluppi economici e sociali.

Nel suo ultimo libro, “Democrazia”, pubblicato da Einaudi nel 2014, il filosofo Stefano Petrucciani denuncia il processo involutivo della democrazia contemporanea a causa di uno “spostamento verso l'alto dei centri decisionali più rilevanti”. Inoltre, le nuove forme della comunicazione politica, incentrata su frasi brevi adatte a “bucare lo schermo”, insieme alla centralizzazione leaderistica e personalistica dei partiti rischiano di svuotare di valore reale il richiamo alla democrazia.
Domenica, 26 Luglio 2015 12:55

La scuola di Renzi non è buona

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Il movimento della scuola e la battaglia dell’area sindacale “Il sindacato è un'altra cosa” in Flc-Cgil. Storia di un anno di mobilitazioni contro la cosiddetta riforma imposta dal governo targato Pd. L’elemento determinante finora e per il rilancio di lotta più generale contro l’austerità è la costruzione di un fronte unico dal basso dei lavoratori, al di là delle sigle di appartenenza.

Al Teatro Costanzi di Roma è andata in scena, dopo un’assenza di 60 anni, La dama di picche di Pëtr Ilich Čaijkovskij. Un’opera lirica dalla partitura musicale estremamente complessa tratta da un magnifico racconto di Puškin stravolto dal libretto dei fratelli Čaijkovskij, a sua volta stravolto da un regia e da un’interpretazione che fa acqua da tutte le parti.

L’organizzazione giovanile di Syriza prende posizione sull’accordo firmato dal Governo Tsipras con l’Eurogruppo, rafforzando la componente del NO all’interno del partito. I giovani compagni greci, con la loro lucida analisi e la tenace passione che anima la loro volontà di lotta, ci fanno riflettere una volta ancora sulla necessità di un approccio più radicale e coraggioso di rottura con il dominio neoliberista dell’UE e dell’Eurozona e, più in generale, con il capitalismo. Lo scenario politico dei prossimi mesi e anni in Grecia non è affatto scontato e in questi giovani risiede la speranza di una ripresa del percorso iniziale intrapreso da Syriza.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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