La lotta economica per riconoscere salari e diritti non può essere vinta senza una dimensione politica che rimetta strategicamente al centro la trasformazione sociale.
I mezzi necessari a contrastare la tendenza alla burocratizzazione delle funzioni direttive sono, in primo luogo, l’ispezione operaia e contadina, in secondo luogo la formazione costante di chiunque abbia ruoli dirigenziali.
Sabato, 23 Febbraio 2019 22:06

Futuro al lavoro o ai lavoratori?

La manifestazione di CGIL, CISL e UIL del 9 febbraio è stata la prima opposizione di massa alle politiche economiche del governo giallo-verde, e pur con le sue contraddizioni apre al rilancio della prospettiva di trasformazione dell’esistente.
L’analisi condotta smentisce la tesi genocidaria ma non basta a provare oltre ogni ragionevole dubbio che le politiche del governo sovietico non abbiano contribuito ad aggravare la carestia.
Sono cresciute negli ultimi anni tesi a sostegno del determinismo e dell’illusorietà del libero arbitrio, supportate da recenti scoperte delle neuroscienze. Vero avanzamento del pensiero scientifico e filosofico o ideologia funzionale al mantenimento dello status quo?
Sabato, 23 Febbraio 2019 21:47

Lotte di classe nel primo dopoguerra

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Il conflitto sociale si riaccende dal basso nel primo dopoguerra e vede la partecipazione organica delle donne che, andando a lavorare fuori casa, si emancipano della schiavitù domestica, ma subiscono l’iper-sfruttamento da parte del padronato.
La figura di don Roberto Sardelli, animatore delle lotte per la casa all’Acquedotto Felice.

Recensione dell’ottimo film d’animazione giapponese Voglio mangiare il tuo pancreas, del mediocre La paranza dei bambini, assurdo Orso d’argento a Berlino per la miglior sceneggiatura, con una postilla su Creed II, tipico prodotto dozzinale dell’industria culturale Usa.

Sabato, 23 Febbraio 2019 21:30

I Gilet gialli e l’antisemitismo

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I presunti insulti antisemiti al filosofo Alain Finkielkraut durante la settimanale protesta per le strade della capitale e di altre città francesi.
Giuseppe Vecchi, autore di molte poesie pubblicate su La Città Futura, ci presenta il suo nuovo libro, una serie di dialoghi mitologici sulla falsariga dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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