Articoli filtrati per data: Sabato, 11 Febbraio 2023
L’Occidente collettivo, sempre più direttamente coinvolto nel conflitto in Ucraina, si è dimostrato ondivago riguardo gli obiettivi della sua partecipazione alla guerra e si è più volte contraddetto sulla natura e il numero delle armi da inviare in Ucraina. Su un altro fronte ha mantenuto invece chiarezza e costanza nel tempo: la totale dedizione ad un progetto neoliberista per un’Ucraina aperta alle corporazioni occidentali in cui i lavoratori non abbiano alcuna tutela o protezione.
Dal momento che la realtà è contraddittoria, anche la sua interpretazione deve essere in grado di ricomprendere in sé tale complessità. Se da un punto di vista economico la Russia non è ancora un paese imperialista, ciò non toglie che alcuni aspetti della sua politica estera possano essere interpretati e criticati in quanto sciovinisti.
Un’assordante indifferenza che maschera l’appoggio alla violenza sionista, funzionale alle dinamiche imperialistiche occidentali, perdura sul massacro del popolo palestinese, che con il nuovo governo Netanyahu è pianificato fino alle estreme conseguenze genocide. Il diritto internazionale e i più basilari diritti umani sono disattesi da decenni nelle operazioni di occupazione illegale di quei territori da parte dello Stato di Israele, e a nulla sono servite le numerose risoluzioni ONU, perpetuamente disattivate dal veto USA.
Il Partito Laburista di Taiwan, che è radicato nella classe lavoratrice di quella regione, è caratterizzato dal legame fra movimento operaio e movimento per la riunificazione della Cina.
Come gli statunitensi, anche i sudcoreani si sono macchiati di gravi crimini di guerra in Vietnam. Per la prima volta, un tribunale sudcoreano ha riconosciuto le responsabilità di Seoul nei massacri di civili in Vietnam.
A distanza di vent’anni dalle oceaniche manifestazioni contro la guerra, il fronte pacifista odierno si presenta debole e frammentato.
La seconda tappa dei nostri “Percorsi di pensiero critico” è dedicata a Maria Montessori e al suo aver rivoluzionato la pedagogia riconoscendo il bambino come essere “completo” le cui potenzialità vanno tutelate e agevolate nella loro libera e autonoma espressione. L’attenzione all’aspetto dell’empatia e della consapevolezza del proprio far parte di un mondo più ampio è particolarmente utile e attualizzabile nell’odierna società multietnica dove la capacità di superare le discriminazioni e di accogliere è fondamentale.
Le #rivoluzioni producono dei veri e propri #salti qualitativi nel corso storico. Tale categoria non è utilizzata da Hegel solo per decifrare la Rivoluzione francese, ma anche lo sviluppo storico nel suo complesso. L’immagine utilizzata dal filosofo è quella della talpa, immagine cara a Marx.
L’essere inteso come sostanza – per Aristotele ci sono infatti diversi modi di intendere l’essere – è trattato nella Metafisica che lo stagirita chiamava “Filosofia prima”, il cui ambito è lo studio dell’essere in quanto essere (ontologia), delle cause prime e di dio (teologia).