Titolo italiano | La corazzata Potemkin |
Titolo originale | Bronenosec' Potëmkin |
Paese | Unione Sovietica |
Anno | 1925 |
Regista | Sergej Michajlovič Ėjzenštejn |
Colore | Bianco e nero |
Sonoro | Musica |
Lingua | Russo |
Sottotitoli | Inglese |
Durata | 1h 13’ |
Qualità del filmato | Buona |
La corazzata Potemkin è forse il film del regista sovietico Sergej Michajlovič Ėjzenštejn più famoso, per lo meno in Italia. Ambientato in Russia nel 1905 il film è un capolavoro sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo politico, vedendo affidate molte delle parti ad attori non professionisti scelti tra i marinai e tra gli abitanti delle città di Odessa e Sebastopoli.
Il film è diviso, come le migliori tragedie, in cinque atti nei quali si ripercorrono e ricostruiscono le vicende che portarono alla rivoluzione russa del 1905 di cui cadeva il ventennale. Anche in quest’opera, come in Sciopero e a differenza di Ivan il terribile e Alessandro Nevsky, il protagonista non è il singolo individuo ma il collettivo, del cui dramma lo spettatore si fa partecipe dopo esser passato prima per quello del capo carismatico dei marinai rivoltosi, Vakulinčuk, e poi per quello dell’intero gruppo di marinai. A far scattare la scintilla è la carne coi vermi che il comandante vorrebbe far loro mangiare, con la complicità del medico di bordo. Chi si rifiuta viene condotto sul ponte della nave per essere giustiziato ma il plotone di esecuzione si rifiuta di aprire il fuoco dando così inizio all’ammutinamento. Una volta a terra i rivoltosi espongono il proprio dramma al popolo che si fa solidale mentre lo zar invia le guardie a sparare e marciare contro la folla nella celeberrima scena della scalinata. Il film, tuttavia, si conclude con un lieto fine, con la flotta zarista che si unisce ai rivoltosi che sventolano la bandiera rossa.
Buona visione!