SOLDATI
Le pinete fioriscono
di resine pronte a bruciare
come in un gioco di luci.
Ma non è un gioco
il cadere dei soldati
che hanno scalato le vette.
Da lassù tutto appare più piccolo
anche il nemico
che si veste di fuoco.
Rotolano i corpi sui pendii
travolgono i tronchi
come una valanga.
Non ci sono braccia a raccoglierli
la pietà si è smarrita
dentro notti piene d’angoscia.
Non sono riuscite a parlarsi
a guardarsi negli occhi
altrimenti nessuno
sarebbe salito sin lassù.
Sarebbero tornati in paese
dove le fontane
sono fresche risate di gioia.
Torneranno domani,
affolleranno tutti il villaggio
e a chi chiederà loro un ricordo
porgeranno solo il silenzio
di una parola
smarrita come l’eco
che ancora riempie quelle valli.
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Soldati
L’anniversario della prima guerra mondiale in versi.
- di Giuseppe Vecchi
- 01/12/2018
- Cultura
01/12/2018 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
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