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Non chiamateli reduci e nostalgici: dietro alle eventuali celebrazioni della Marcia su Roma si nasconde ben altro
Il nostro 11 settembre
In un’epoca ossessionata dall’oggi, dove la preoccupazione per il breve termine la fa da padrona, ricordare è un gesto rivoluzionario. Nella foto: Dr. Manuel Ipinza, prigioniero politico della dittatura cilena nel campo di concentramento dell’Estadio Nacional, riceve dalle mani di un’infermiera della Croce Rossa cilena sua figlia Barbara, di soli dieci mesi.
Contro il fascismo nascente
“Contro il fascismo nascente" (Lunaria, Catania 2022) raccoglie i testi del giovane Antonio Gramsci, in un volume curato da Luca Cangemi che intervistiamo in questo video
Combattiamo un obbrobrio giuridico
Riceviamo un documento sul trattamento che ricevono i rifugiati turchi in Grecia: perseguitati, arrestati, condannati a lunghe pene detentive per “delitti” di opinione.
Cos’è questo fantomatico e ineludibile scissionismo della sinistra?
Il recente libro di Enzo Mauro sulla frammentazione della sinistra, sebbene abbia il pregio di fare un buon excursus storico sul movimento socialista dalla fine dell’Ottocento fino alla scissione di Livorno, legge gli avvenimenti con occhio astorico, semplificandoli e piegandoli a sostegno della tesi preconfezionata del divisionismo naturale della sinistra.
10 febbraio, giorno delle mistificazioni
Il cosiddetto “giorno del ricordo” occulta sotto un velo di mistificazioni e omissioni le responsabilità reali dei tragici eventi che hanno insanguinato il fronte orientale tra gli anni Venti e l’immediato dopoguerra. Proviamo a ricostruire una contestualizzazione più ampia e più complessa, per una comprensione che vada oltre le sirene della retorica dominante.
In margine al congresso Anpi di Paullo
Da un congresso locale dell’Anpi, emerge l’ipocrisia delle forze politiche di centro-sinistra, che si dichiarano antifasciste a seconda della loro convenienza, ma portano avanti politiche governative revisioniste dove il valore dell’antifascismo è considerato anacronistico e non viene tutelato.
L’imperialismo nei Quaderni del carcere
La politica militarista e nazionalista del fascismo, in quanto trova la sua giustificazione ideologica nella mancanza di materie prime, è considerata da Gramsci non ancora imperialista. Tanto più che è dettata da ragioni di politica interna, ovvero dalla inadeguatezza della classe dominante e dalla corruzione della classe dirigente.
Uniti in difesa della democrazia e della libertà
Una obbrobriosa proposta di legge vorrebbe mettere la bando i comunisti mentre lascerebbe legittimati i fascisti. È il capovolgimento della nostra Costituzione e l’omissione del ruolo oggettivo di comunisti e fascisti nella storia d’Italia. Questo documento denuncia l’iniziativa.
Il Komintern e il fascismo – Seconda parte
Negli anni dell’avanzata fascista in Europa, il Komintern analizza tale fenomeno individuandone il carattere internazionale, la natura di classe in quanto manifestazione del potere capitalistico in crisi. Fino all’avvento del nazismo al potere, l’azione antifascista dei partiti comunisti e la stessa applicazione della tattica del fronte unico proletario è fortemente condizionata e limitata da un drammatico spostamento a destra delle correnti maggioritarie della socialdemocrazia, le quali aprono di fatto la strada al fascismo in Germania. Tuttavia, alla metà degli anni ’30, il Komintern saprà riprendere l’ispirazione unitaria della politica di fronte unico ampliandola e trasformandola, sul terreno dell’iniziativa e della lotta di massa, nella strategia dei fronti popolari antifascisti.