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Le ragioni di una controstoria del Medioevo
Una controstoria della filosofia e della storia resta necessaria per portare avanti la lotta per l’egemonia nella società civile contro la classe dominante. La storia e la filosofia del XIII e XIV secolo ci insegnano che dalla comune rovina delle classi in lotta non deriva necessariamente un regresso della civiltà, ma possa prodursi l’ascesa di una terza classe, sotto diversi aspetti intermedia fra le prime due.
Epicuro
Si tratta di individuare i mali che affliggono l’uomo e di studiare la terapia filosofica per curarli. Dinanzi alla paura degli dèi e dell’aldilà, Epicuro sostiene che gli dèi non si occupano certo dell’uomo. Per quanto concerne la paura della morte, Epicuro la considera stolta, in quanto sino a che noi ci siamo la morte non c’è, quando invece ci sarà noi non ci saremo più.
Perché una controstoria del medioevo?
Nel nostro corso di formazione stiamo affrontando la storia universale e i momenti salienti della storia della filosofia cercando di intenderli, come intellettuale collettivo, nel modo più scientifico e critico possibile, cioè nella prospettiva del marxismo quale materialismo storico e dialettico e filosofia della prassi.
Gli anni Ottanta e Novanta in Italia
Con l’aumento della composizione organica del capitale è aumentata la disoccupazione lasciando spesso come unica alternativa il lavoro nero o l’attività illegale, che hanno rafforzato il controllo sociale e del territorio da parte della malavita organizzata, che ha avuto così modo sia di aumentare la corruzione nel mondo della politica politicante, nella magistratura, nelle forze dell’ordine, sia la capacità di piazzare uomini di fiducia ad alti livelli.
Dal Sessantotto alla fine della guerra fredda
La rivolta dei giovani che non si riconoscono più nei valori borghesi dei genitori e si battono per la fine delle discriminazioni socio-economiche, razza e sesso, ispirandosi alla lotta degli oppressi in grado di piegare gli oppressori: la rivoluzione cubana, la guerriglia vietnamita e la rivoluzione culturale cinese.
Gli anni sessanta in Italia
La Democrazia cristiana si orienta alla formazione di un governo di centro-sinistra per rafforzare le proprie basi di massa con una politica di programmazione economica, sviluppando l’industria pubblica, tenendo i socialisti in una posizione subordinata e, al contempo, isolando i comunisti all’opposizione.
Gli anni Cinquanta nei paesi imperialisti – II e ultima parte
Dopo la grande vittoria delle forze comuniste sul tentativo del nazifascismo di rilanciare razzismo e schiavismo a livello mondiale, negli anni Cinquanta le forze conservatrici tornano al potere nei paesi capitalisti grazie al ricatto del piano Marshall.