La resistibile riduzione del proletariato a plebe moderna attraverso una “buona scuola” volta alla formazione di una forza lavoro flessibile e soggetta al modello dei lavoretti imposto dal Jobs act. A tale inquietante scenario – reso sempre più realistico dalla passività e dalla inconsapevolezza dei subalterni – sarà possibile reagire nel momento in cui anche gli odierni umiliati e offesi comprenderanno che ognuno non può che essere l’artefice del proprio destino.

Venerdì, 05 Giugno 2015 13:36

Sbuffi di memoria

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Un viaggio meraviglioso attraverso la pedemontana del Friuli, Claudio e Giuliano ci racconteranno, a puntate, la storia di quei luoghi ma anche la storia delle strade ferrate abbandonate.

Il 10 e 11 giugno si terrà a Bruxelles il secondo vertice tra Unione Europea e Comunità degli Stati Latino Americani e Caraibici (CELAC), con i rappresentati ufficiali di 61 paesi e dell’UE, presieduto dal presidente del Consiglio Europeo, il conservatore polacco Donald Tusk. 

La Conferenza Internazionale del partito comunista di Boemia e Moravia si è svolta a Praga, repubblica Ceca, il 23 e 24 maggio 2015, alla presenza dei rappresentanti comunisti e dei lavoratori, dei partiti di sinistra e movimenti provenienti da 17 Paesi di tutto il mondo. 

La messa in scena, da diverso tempo attesa, al Teatro dell’opera di Roma del capolavoro mozartiano Le nozze di Figaro è nata sotto i peggiori auspici, segno senz’altro dei tempi bui in cui siamo stati gettati.

Restare due ore con il fiato sospeso e la vista incredula a tanta inquietante -ma anche affascinante- visione, fra l’immaginifico, il patetico, l’osceno e l’horror. Questo è “Tale of Tales”, ovvero “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. Fra il geniale e la follia. Così, al cinema, in una domenica di fine maggio. E pensare che finalmente ne è valsa la pena di passare dal botteghino a pagare un biglietto per vedere un film. 

Venerdì, 05 Giugno 2015 22:07

Gramsci nella città di Dite

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Il 19 marzo 1927, in una lettera alla cognata Tania, scritta dal carcere di San Vittore in Milano, Gramsci indica un piano di lavoro e di ricerca che avrebbe dovuto assorbire e centralizzare la sua vita interiore; in questo piano, al primo posto, compare “una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia nel secolo scorso; in altre parole, una ricerca sugli intellettuali italiani, le loro origini, i loro raggruppamenti secondo le correnti della cultura, i loro diversi modi di pensare ecc. ecc”

 

Alla domanda se con la beatificazione di Romero si può registrare un cambiamento di prospettiva nella Chiesa cattolica, Vattimo risponde che a suo parere si tratta di un passo avanti in senso progressista, anche se non crede che – come qualcuno ha sostenuto ­ Francesco I sia comunista.

Renzi, Boschi, Madia, Poletti, Delrio rappresentano il trasformismo delle classi dirigenti nostrane e portano a compimento il processo di dissoluzione della prospettiva di un’alternativa di sistema al capitalismo. 

Le nuove strategie e i nuovi dispiegamenti di forza della NATO verso Est e verso Sud. La più grande ristrutturazione dell’alleanza militare dopo la fine della Guerra Fredda per adeguarsi alle mutate esigenze geo-politiche.  

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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