Quello che tragicamente sta avvenendo in Medio Oriente non è una guerra tra due contendenti ugualmente armati, è un’aggressione spietata e genocida dello Stato di Israele contro la popolazione di Gaza impoverita e frammentata in veri e propri bantustan tra loro incomunicabili. Dinanzi a questi eventi noi condanniamo la politica di sostegno ad Israele data dal governo italiano e dalle grandi potenze, in particolare dagli Stati Uniti, che utilizzano questo paese aggressivo come avamposto della loro politica imperialistica in Medio Oriente, regione strategica per la sua collocazione geografica e per le sue risorse. Condanniamo i mezzi di comunicazione che censurano il nostro ripudio della politica israeliana e le nostre manifestazioni di solidarietà versi i Palestinesi.
L’Unione Europea, inoltre, così solerte ad applicare misure coercitive unilaterali contro i popoli decisi a essere liberi, come il Venezuela e Cuba, tace di fronte alla pulizia etnica e allo sterminio compiuto dal gendarme degli Usa in MediOriente e di fronte alla brutale repressione di Ivan Duque contro il popolo colombiano.
Condanniamo i mezzi di comunicazione che censurano il nostro ripudio della politica israeliana e le nostre manifestazioni di solidarietà versi i Palestinesi.
Esigiamo:
la fine immediata dei bombardamenti su Gaza che hanno provocato oltre 220 morti tra cui molti bambini;
l’arresto immediato delle aggressioni ai palestinesi e della cacciata dalle loro legittime abitazioni;
il disconoscimento dello Stato di Israele che considera suoi cittadini solo coloro che sono di religione ebraica, emarginando il 20% della popolazione formata da arabi con un regime di vera e propria apartheid;
il rispetto da parte di Israele delle numerosissime risoluzioni dell’Onu che lo invitano ad abbandonare i territori da lui illegittimamente occupati e a rispettare tutti i diritti dei palestinesi come previsto dai trattati internazionali;
il riconoscimento immediato e concreto del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e all’autogoverno;
il riconoscimento del diritto al ritorno in patria dei profughi palestinesi ingiustamente scacciati dagli Israeliani nel corso di decenni.
Sappiamo di non essere soli in questa lotta che ha visto mobilitazioni in tutto il mondo e la solidarietà di molti ebrei israeliani o no.
per una Palestina libera e autogovernata