A pochi giorni dal sesto anniversario della vittoria referendaria per l’acqua bene comune, stiamo assistendo non solo alla pervicace non attuazione di quella decisione popolare sovrana, bensì all’attacco diretto a chi quell’esperienza ha promosso, costruito, fatto vivere in maniera reticolare in tutti i territori del paese, fino a farla divenire maggioritaria a livello nazionale.
Dietro un’astratta e malintesa idea di legalità, l’Amministrazione comunale di Roma Capitale ha difatti sgomberato l’edificio del Rialto, sede storica del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e di tante altre realtà associative, cittadine e nazionali.
Vogliamo dirlo con grande chiarezza: quello che sta succedendo al Forum italiano dei movimenti per l’acqua riguarda tutte e tutti.
Perché è un luogo che tutte e tutti abbiamo attraversato, imparando a conoscerci reciprocamente e a lavorare assieme, mettendo le nostre differenze al servizio di un grande obiettivo comune.
Perché è un luogo dentro il quale abbiamo sperimentato e praticato una straordinaria esperienza di partecipazione dal basso, che ha attivato milioni di persone in ogni territorio del paese, con l’entusiasmo di chi può finalmente cambiare il presente e costruire un futuro diverso.
Perché è un luogo dentro il quale è stata aperta la breccia dei “beni comuni” dentro il muro decennale del “pensiero unico del mercato”, della riappropriazione sociale dentro la mercificazione della vita, della condivisione orizzontale dentro il sistema della competizione individuale.
Dentro l’esperienza del movimento per l’acqua, si è mossa una nuova generazione di attiviste e di attivisti, capace di guardare il mondo dalla parte giusta e di saperne comunicare l’orizzonte a tutte le persone, fuori dai grandi mass media, senza padrini politici né risorse economiche.
Chiudendo la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, la giunta di Roma Capitale non sgombera soltanto un ufficio, alcune scrivanie, qualche computer, colpisce direttamente l’esperienza collettiva di tante donne e uomini che lì hanno imparato ad affrontare il mondo con la mente e con il cuore, seguendo l’incomprimibile desiderio di volerlo cambiare.
Non ci sarà nessun orizzonte per chi costruisce un deserto sociale chiamato legalità.
Per questo saremo tutte e tutti presenti il 12 e 13 giugno, sesto anniversario della straordinaria vittoria referendaria per l’acqua e i beni comuni, alle iniziative del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Ci saremo per dire che nessuno sgombero potrà fermare un’esperienza, che nessuna procedura burocratica può bloccare un cammino comune, che nessun potere può fermare la potenza di chi non crede che questo sia l’unico mondo possibile.
Saremo tante e tanti. Liberi, trasparenti e sempre in movimento. Come l’acqua.
Appuntamento davanti al portone del Rialto sgomberato (Via di S.Ambrogio, 4):
- Lunedì 12/6, ore 12.30 - Conferenza stampa
- Martedì 13/6, ore 18.00 - “Chiuso un portone... si apre la piazza!” - Serata musicale e artistica