Ormai dall’estate 2011 una consistente parte del territorio di Chiomonte, comune della Valle della Dora Riparia (più comunemente denominata Valle di Susa), divenuto suo malgrado noto a causa delle vicende legate alla linea ad alta velocità Torino-Lione, si trova sotto occupazione militare a causa della presenza del cantiere per la realizzazione del tunnel esplorativo in località Maddalena (località, tra l’altro, pregevole per la presenza di un notevole sito archeologico risalente al neolitico). Non vogliamo ora scendere nel merito della questione TAV Torino-Lione, non perché la riteniamo superata o non vogliamo schierarci in modo netto contro lo stupro del territorio e l’illegalità arrogante che caratterizza la realizzazione dell’opera (tutt’altro), bensì in quanto riteniamo più funzionale fare un cenno a come Chiomonte, che in questi anni ha ospitato il cantiere – aperto nel 2012 –, si sta rapportando nei confronti dell’opera e delle compensazioni a essa legate.
Come si può leggere sul settimanale locale La Valsusa di giovedì 16 febbraio (tema ripreso anche da “La Stampa”,), l’associazione Imprend’oc sta operando al fine di far passare la propria linea in merito alle compensazioni che Chiomonte dovrebbe ottenere per il disagio subìto a causa del cantiere. Si tratta di un progetto, denominato “Chiomonte 2025”, secondo il quale la rinascita del paese deve passare innanzitutto attraverso la ristrutturazione di case all’interno dell’abitato per farvi vivere le persone che lavoreranno presso il cantiere. In particolare, tale progetto è stato presentato dai suoi estensori a una riunione dell’Osservatorio della Torino-Lione la mattina del 13 febbraio.
Imprend’oc, nata come associazione di categoria quale rappresentanza dei commercianti e degli imprenditori di Chiomonte, è mutata in questi ultimi anni a cordata di potere che ha come centro propulsore Roberto Garbati, ex dirigente Iren, e che opera per acquisire il completo controllo sulla gestione di Chiomonte: il privato che vuole sostituirsi al pubblico. La strategia adottata da Imprend’oc è quella di sostituirsi al Comune proprio a partire dalla gestione delle fantomatiche compensazioni.
Non è questa la sede in cui ribadire come sia intellettualmente disonesto parlare di compensazioni né scendere nel merito delle compensazioni in sé su cui avremmo ragioni da eccepire: non c’è compensazione che regga di fronte alla distruzione di un paese (occorrerebbe utilizzare, in luogo di “compensazioni” la terminologia “risarcimento danni materiali e morali”) e, inoltre, è inammissibile far passare per compensazioni accettabili delle innovazioni che alla popolazione sono completamente dovute come, ad esempio, la metanizzazione.
Ciò che deve scandalizzare, ed è profondamente scorretto sul piano procedurale, è il fatto che a parlare e a decidere in merito alle compensazioni sia un’associazione privata (che dunque promuoverà sempre e legittimamente i propri interessi privati) anziché l’Amministrazione Comunale. Dal momento che le cosiddette compensazioni e i progetti a esse collegati riguardano la cittadinanza chiomontina tutta e conseguentemente la sfera pubblica, deve essere il Comune ente pubblico il solo ad avere la piena titolarità di poter decidere in merito alle compensazioni che dovrebbero ricadere su Chiomonte: l’associazione Imprend’oc pretende invece di parlare e di decidere in merito a questioni che non le competono assolutamente. L’unico eventuale interlocutore per l’Osservatorio Torino-Lione su Chiomonte deve essere il Comune stesso, non terzi.
Ma che rapporto intercorre tra Amministrazione Comunale e Imprend’oc? L’Imprend’oc sostiene che a Chiomonte le cose non vanno, che occorre cambiare, che occorre invertire il declino tendenziale del paese che si è accentuato in questi ultimi anni. Belle parole. Peccato che non hanno nessun valore e nessuna credibilità nella bocca di chi le ha proferite. Questo in quanto una parte dei consiglieri che reggono la maggioranza in Comune fa riferimento alla stessa Imprend’oc (possiamo anzi affermare la quasi sovrapponibilità tra maggioranza consigliare – articolata in due gruppi del tutto speculari – e l’organizzazione che fa riferimento a Roberto Garbati e che gioca a fare il “partito” di lotta e di governo sulla pelle della cittadinanza). Sicuramente l’Imprend’oc sta lavorando per formare una lista per le prossime elezioni comunali (che si svolgeranno tra due anni) per confermare e rafforzare la propria presa sul Comune e per scalzare dalla attuale maggioranza consigliare – presentandosi come novità agli elettori – gli elementi che considera non del tutto controllabili come l’attuale sindaco Ollivier.