Sabato, 12 Novembre 2016 10:03

Se è un costituzionalista a dire No

di
Intervista a Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale, sui punti centrali della legge Renzi-Boschi e sulle conseguenze nefaste nel Paese
Referendum del 4 dicembre, l’ennesimo calcio eversivo. Le ragioni del No e lo schiaffo alla riforma del Titolo V della Costituzione
Nella lettera di Felice Besostri all’ambasciatore Usa, appare immediatamente evidente come la struttura istituzionale verrà trasformata con un inaudito accentramento dei poteri in mano al governo.
La vittoria del NO è una premessa per tentare di riportare la Costituzione nei luoghi di lavoro. Da sola non sarà sufficiente: occorrerà lavorare per modificare i rapporti di forza nei posti di lavoro e per costruire le condizioni per una grande mobilitazione nel Paese
La voce del governo statunitense si è fatta sentire forte e chiara nella campagna referendaria con un esplicito appoggio alla controriforma costituzionale patrocinata da Renzi. L’ennesimo capitolo della infinita storia delle ingerenze del “grande alleato” nelle vicende politiche italiane.
L’inutilità di un cambiamento che non fa nemmeno risparmiare
La sinistra euroscettica è secondo partito, terzi i pirati
La versione tecnologicamente avanzata del Panopticon di Bentham consente di rendere totale il dispotismo sui lavoratori
La deforma Costituzionale ha l’onere di seppellire il cadavere del SSN affinché riposi in pace al riparo da chi si ostina a volerlo irrazionalmente resuscitare

Beata quella patria che non conosce tragedie. Nel Belpaese a detta del ‘buon’ Governo del caro Renzi vige la parola ‘ricostruzione’. La storia insegna ma non ha scolari. Vero. Di fronte all’ennesima tragedia si brancola continuamente nel buio

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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