In questa lezione vengono esaminati gli effetti economici e sociali della globalizzazione. In particolare si evidenzia la crescita degli squilibri socio-economici sia all’interno delle singole aree che su scala globale, con la forte crescita della Cina – in cui sono usciti dalla povertà 800 milioni di persone – e di altri paesi asiatici, la crescita occupazionale nei paesi in via di sviluppo, la stagnazione nell’Africa subsahariana, il peggioramento delle aree rurali, la crescita della fame, la riduzione di reddito e diritti dei lavoratori del Nord, area in cui cresce la divaricazione fra i ceti medio-alti e quelli medio-bassi, e l’aumento dei flussi migratori.
Vengono esaminati anche i notevoli effetti culturali (primato del modello occidentale, crescita dei fondamentalismi, nazionalismi, populismi e xenofobia) e politici con la riduzione del ruolo dello Stato e, per reazione, la crescita delle forze politiche ispirate al nazionalismo.
Si analizzano anche gli effetti del Covid-19 sulle diverse economie.
Viene infine posta attenzione alla crescita delle spese militari e del commercio di armi, soprattutto verso i paesi del Sud, e si fornisce un giudizio sul ruolo delle Ong, che vanno sostituendosi agli Stati nelle attività umanitarie.
Le conclusioni sono che la crescita economica non è stata inclusiva e che la crescita delle produzioni agricole e industriali ha comportato una pressione insostenibile sul pianeta, portandolo vicino alla catastrofe.