Venerdì, 05 Dicembre 2014 22:52

La diversità comunista

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La vicenda della fasciomafia romana dimostra – una volta di più – la diversità dei comunisti che a quel letamaio si sono sempre opposti coerentemente, e spesso da soli.

La Direzione del Partito della Rifondazione Comunista ha avviato un importante dibattito, licenziando un documento sulla prospettiva dell’unità della sinistra e del partito. Condivido il senso e la lettera del documento. Queste note sono un modesto contributo alla discussione. E sono centrate sulla questione del futuro del partito. 

I servizi sociali e i lavoratori che vi operano rischiano di diventare le vittime innocenti della campagna mediatica su “Mafia Capitale”. 

“Che cosa potevamo fare noi?, Che cosa dovevamo fare noi? Difenderci, con l’intelligenza, con le idee, con lo spirito di sacrificio dei nostri giovani ” Fidel Castro . 

Venerdì, 05 Dicembre 2014 20:52

Né pace né giustizia nei Balcani

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La fase storica del dopo ’89 pone fine alla tendenza alla composizione pacifica delle controversie internazionali (“pace”) ed alla regolazione normativa condivisa dei rapporti tra gli Stati (“diritto internazionale”).

Venerdì, 05 Dicembre 2014 20:21

La svolta lepenista di Salvini

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Il corso nazional-fascistoide della Lega nord e la classe operaia 

Una campagna mediatica ossessiva presenta la soppressione delle Province come un “risparmio”. È tutto falso: quello che si è abolito (con una legge ordinaria!) è solo il diritto dei cittadini a eleggere i loro rappresentanti.

“Cupola” tra politica, mafia ed ex pezzi dell'eversione di destra in una holding di stampo mafioso a Roma. L’Italia percepita come corrotta ai livelli di Swaziland e Senegal. Classifica prima dell’inchiesta sulla mafia a Roma. Un ‘ramificato sistema corruttivo’ nell’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal comune di Roma e dalle aziende municipalizzate. 37 persone sono state arrestate.

Mercoledì, 03 Dicembre 2014 23:23

Chi sta di là non sta di qua

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Liberarsi dall'equivoco che nel Pd ci sia ancora un benché tenue spazio per la rappresentanza politica del lavoro è divenuta un’esigenza primaria. Ecco perché bisogna essere intransigenti e rompere con tutti i papocchi consociativi: chi sta di là non sta di qua.

Le cifre drammatiche sulla disoccupazione non sembrano preoccupare questo governo eppure i disoccupati sfiorano oggi i 3 milioni e mezzo. Ora è ufficiale, le cifre dell’ISTAT non lasciano spazio ad interpretazioni. Siamo dinanzi ad un record senza precedenti dai lontani anni ‘70:  3 milioni e 410 mila disoccupati per un aumento del 2,7% rispetto al mese precedente (+90 mila) e del 9,2% su base annua (+286 mila).

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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