Sabato, 18 Marzo 2017 18:14

Intervista a Giuseppina Fiore

di
Giuseppina Fiore è una delle madri di Plaza de Mayo di Buenos Aires.
Il prezzo insostenibile del revisionismo. Considerazioni sulle questioni sollevate dal saggio “Strategie antisocialiste nell’epoca della contrapposizione dei sistemi" (ACME Gallarate, 2009).
Cultura, spirito critico? Addio. La scuola pubblica diventa uno strumento di selezione classista, da cui reperire manodopera giovane e prestante. Che crescerà con l’idea che il lavoro sia gratuito.
Sabato, 18 Marzo 2017 17:56

Vita quotidiana all'Avana

di
Cosa ci dice la vita quotidiana a Cuba.
Un fiume pacifico e colorato di quindicimila persone, invisibile per i media, ha camminato per le strade della città.
Il 19 marzo, marcia dei comunisti per i valori di libertà e uguaglianza. Definite le modalità per il sostegno a Mélenchon.
La voglia di indipendenza di Scozia e Irlanda.
Dal cittadino persona al cittadino utente e il lavoratore nella morsa della precarietà.
Un coraggioso film non riconciliato con l’industria culturale che riporta al centro dell’attenzione la working class, la cui tragica condizione è, però, rappresentata in modo naturalistico.
Una grande occasione sostanzialmente mancata per far riflettere il grande pubblico su tematiche essenziali come le grandi esclusioni di classe, genere e razza caratteristiche delle società liberali.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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