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Le prospettive dell’inclusione scolastica in un contesto culturale e politico che nega le diversità - parte II
I contesti socio-economici creano barriere, steccati, recinti materiali o mentali all’interno dei quali vengono confinate persone considerate non utili secondo la logica produttivista. Il fatto che le politiche sociali, previdenziali e del lavoro, i sistemi educativi, i servizi sanitari possano produrre e perpetuare condizioni di disabilità non viene mai preso in considerazione, analizzato, messo sotto processo.
Le prospettive dell’inclusione scolastica in un contesto culturale e politico che nega le diversità – parte I
I contesti socio-economici creano barriere, steccati, recinti materiali o mentali all’interno dei quali vengono confinate persone considerate non utili secondo la logica produttivista: disabili in senso stretto, malati cronici, anziani non autosufficienti, persone marginali o vittime di devianza sociale e in generale qualsiasi individuo soffra di disturbi psico-fisiologici o di difficoltà di inserimento nei diversi ambiti di relazione, educativi o lavorativi. Il fatto che le politiche sociali, previdenziali e del lavoro, i sistemi educativi, i servizi sanitari possano produrre e perpetuare condizioni di disabilità non viene mai preso in considerazione, analizzato, messo sotto processo.
L'inclusione scolastica, dalla legge 517/77 alla “Buona scuola” di Renzi (e Faraone) – Parte II
La legge sulla “Buona scuola” di Renzi sta smantellando il nostro modello pedagogico basato sull'inclusione scolastica.