Nessuno spazio ai fascisti! No alla militarizzazione dei conflitti sociali! le periferie delle nostre città pretendono DIRITTI E DIGNITA'!
Carabinieri e Polizia hanno duramente caricato nel pomeriggio di sabato 6 dicembre alle Piagge gli antifascisti che manifestavano contro le provocazioni di Forza Nuova.
Ciò rappresenta un fatto grave per Firenze, ma si inserisce in un clima di crescente militarizzazione dei conflitti sociali da parte del governo in tutta Italia.
Al presidio indetto in via Pistoiese, angolo via Veneto, fin dalle ore 14 hanno partecipato 2-300 compagni, collettivi studenteschi, centri sociali, il Movimento di lotta per la casa con numerosi occupanti di case e immigrati, la rete antirazzista, la Comunità delle Piagge, l'ANPI, la lista Tsipras, Rifondazione Comunista, mentre Angela Batoni cantava canzoni antifasciste ed antirazziste.
Nonostante l'impegno preso dalla Questura di tenere lontani i fascisti dalla zona popolare delle Piagge, questi si sono prima radunati in via dell'Osteria, poi sono stati dirottati dagli stessi dirigenti di Polizia in piazza Garibaldi nel vicino quartiere di Peretola.
Quando si è mosso il corteo, non prima di aver avvisato e tentato una trattativa sul percorso con i dirigenti della Questura, sono partite cariche durissime che si sono ripetute più volte, nonostante il tentativo di Alessandro Santoro di fermare lo scontro. Alcuni compagni sono stati colpiti, altri fermati e poi rilasciati. Solo dopo le proteste degli antifascisti, polizia e carabinieri si sono ritirati nei pressi dei furgoni ed è stato possibile un corteo fino al Centro Sociale il Pozzo di via Lombardia, per denunciare che la responsabilità di disoccupazione, povertà, carovita e sfratti sono di chi governa, specula e sfrutta, non degli immigrati, per gridare NO al razzismo ed ai fascisti.
Provocazioni come quella di Forza Nuova alle Piagge, e della destra razzista in generale, non possono essere ignorate, proprio perchè si propongono di scatenare “la guerra tra poveri” e alimentano l'idea che è più facile scaricare la rabbia popolare su chi sta ancora peggio di te, sugli immigrati, sui rom, anziché verso i veri responsabili della crisi economica.
Per questo è importante mobilitarsi, anche in vista del 13 dicembre, anniversario dell'uccisione dei due fratelli senegalesi in piazza Dalmazia a Firenze per mano fascista, ma al tempo stesso occorre avere la capacità di esprimere linguaggi, obiettivi e forme di lotta comprensibili da ampi settori popolari proprio per impedire una deriva reazionaria.
Nessuno spazio ai fascisti, No alla militarizzazione dei conflitti sociali, le periferie pretendono DIRITTI E DIGNITA' !!